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venerdì 1 febbraio 2013

AAA giornalista cercasi. Si scomodano in 324, ma vincono i due che c'erano già. A Modena rispunta l'ombra di Concorsopoli

Ci risiamo. A Modena, nella civile Modena avanguardia della sinistra e del buongoverno, il Comune deve rinnovare due contratti di lavoro precari all'ufficio stampa, scaduti a fine anno. Uno da vice capo ufficio stampa e uno da addetto stampa semplice. Sono contratti legati alla legislatura, che scade tra un anno e qualche mese. I posti sono coperti da due giornalisti, e par di capire che basterebbe prorogare o rinnovare loro l'incarico per risolvere il problema.

Ma il Comune vuole fare le cose per bene, così decide di bandire una selezione pubblica. "Offre" due contratti co.co.co. della durata di 20 mesi discretamente retribuiti: 60mila euro per l'addetto stampa (3mila euro lordi al mese) e 80mila per il vice capo ufficio stampa (4mila lordi al mese). Il bando non ha molta diffusione e il tempo per fare domanda è poco. Ma con la fame di lavoro che c'è, il passa parola corre veloce, finisce nella rete, sui social network, e al Comune in pochi giorni arrivano 324 curriculum.

Una commissione li vaglia e ne esclude d'imperio 310 o giù di lì. Sulla base di quali criteri non è dato sapere. Restano in corsa 10-12 pretendenti, che vengono chiamati a colloquio. Io sono uno di quelli. Il colloquio non entra nel merito del lavoro che ci sarà da fare. Non si sofferma sulle funzioni e non testa le capacità. Si limita a "guardarsi in faccia" e ad approfondire alcuni aspetti del curriculum. Poi, sempre a discrezione, sempre senza sapere in base a quali criteri, la commissione decide chi sono i due "fortunati". E nel sito del Comune viene pubblicata la determina con l'affidamento degli incarichi, che decorrono da oggi, 1 febbraio.

I due, udite udite, sono il vice capo ufficio stampa uscente e l'addetto stampa uscente del Comune di Modena. Ovvero, i due colleghi precari, e immagino validissimi, che vengono rinnovati nel loro incarico precario per altri 20 mesi. E qui scatta l'incazzatura. Ma come, per rinnovare l'incarico ai due che c'erano già si devono prendere i giro 320 giornalisti, in gran parte disoccupati? Non era più semplice prorogare i loro contratti? O si deve pensare che i due uscenti hanno vinto "a sorpresa", perchè hanno i curriculum migliori e sono stati i più bravi nel colloquio? E se è così, perchè non si è fatta una selezione vera, con punteggi e graduatoria, o almeno con  la pubblicazione dei curriculum?  

Tanto più che tutti conoscono il quadro drammatico il cui si muovono oggi l'editoria e il giornalismo, anche nella pubblica amministrazione. Gli editori vogliono fare i giornali senza giornalisti. I giornali con i giornalisti superstiti sono in crisi nera, licenziano e chiudono. L'esercito dei giornalisti disoccupati si ingrossa giorno dopo giorno. Trovare lavoro da giornalista è diventata una missione quasi impossibile. Nessuno assume più giornalisti, né i privati né il pubblico. I concorsi o le selezione per addetti stampa sono ridotte al lumicino. E il Comune di Modena che fa? Ne bandisce uno con il solo scopo di rinnovare il contratto a due dei suoi? Senza neanche assumersi la responsabilità della proroga diretta? Così, per farsi bello con la selezione pubblica e pararsi il sedere di fronte ad eventuali attacchi per non aver seguito le procedure concorsuali?

Dicono che è finita la Prima Repubblica, che sta finendo la Seconda, che nella Terza che va a cominciare tutto sarà diverso: la Casta sarà sconfitta, finirà il magna-magna e il malaffare, la politica tornerà nobile, l'Italia futura sarà un paese più giusto, europeo; i giovani avranno una speranza, prevarrà la trasparenza e il merito.  Intanto, però si continua con le vecchie pratiche. A cominciare da Concorsopoli, fenomeno di cui mi sono occupato ampiamente qualche anno fa, che - a quanto pare - continua imperterrito a prendere per i fondelli la giustizia, i giovani, la trasparenza, il merito.

Le selezioni pubbliche per i giornalisti sono, da una parte, una merce sempre più rara e, dall'altra, nove volte su dieci continuano a essere una pratica truffaldina per sistemare chi si vuole sistemare a discapito degli altri concorrenti. Anche quando non ci sarebbe affatto bisogno di farlo. Anche quando si potrebbe affidare direttamente l'incarico a chi lo si vuole affidare senza scomodare centinaia, spesso migliaia di persone.

Un malcostume diffuso che accomuna, purtroppo, le amministrazioni di tutti i colori, a tutte le latitudini. Anche se, soprattutto al Sud, assume a volte l'aspetto della vera e propria beffa. Come quella volta che feci domanda alla Regione Calabria per la selezione del direttore e del vice direttore di alcune pubblicazioni  cartacee e web di quell'ente (incarichi ricchi, nell'ordine dei centomila euro lordi l'anno) e non mi tornò indietro nemmeno la ricevuta di ritorno della raccomandata.

In passato, assieme all'Ordine e al Sindacato, presentammo anche due ricorsi al Tar e al Capo dello Stato
per due bandi, alla Provincia di Trento e all'Università di Bologna, che contrastavano palesemente con le regole vigenti per la selezione dei giornalisti e sembravano mancare soltanto del nome del vincitore. Chiedevano, come criteri vincolanti per l'ammissione al concorso, titoli, qualifiche e anzianità (la laurea, l'iscrizione all'Albo da un tot di anni, che uno fosse professionista o capo servizio o vice capo redattore da un altro tot di anni) che non sono contemplate dalla legge e dalle norme che regolano la nostra professione. In un caso, a Trento, si aggirò il ricorso ammettendo con riserva l'escluso. Nell'altro, a Bologna, la motivazione con cui venne legittimata la procedura di selezione rimane, a detta di diversi legali, un "mostro giuridico".




9 commenti:

  1. La cosa più grave Claudio è che tutto questo è stato fatto con la piena, totale complicità del sindacato. Ti rammento che uno dei membri della commissione è proprio il presidente del sindacato dei giornalisti di Modena Roberto Righetti. Ne ha parlato con l'Aser e sai che mi è stato dett: di presentare un esposto al collegio dei probiviri. Della serie: fatti avanti tu perchè io mi vergogno. Natascia Ronchetti

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    1. Ho verificato, è vero: uno dei membri della commissione è il presidente dell'associazione stampa modenese e uno dei vincitori è un membro del direttivo della stessa associazione.

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  2. Idem con patatine concorso per responsabile comunicazione di Careggi a Firenze...gente venuta dalla sicilia e dalla calabria, per poi far vincere quello che c'è da sempre...

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  3. Buonasera, cortesemente potreste pubblicare il link alla determina? Ho partecipato anche io e vorrei leggerla. Grazie

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    1. E' pubblicata nel sito del Comune di Modena. Cmque eccolo: http://consultadelibere.comune.modena.it/pubblicazioneDelibere/ddd

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  4. Uguale uguale il concorso dell'agosto 2012 al comune di Romano d'Ezzelino, provincia di Vicenza, al quale anch'io ho partecipato e che ha visto riconfermata l'addetta stampa della giunta precedente. Ma in tutto questo, l'ODG dove sta????????? A proposito della selezione del comune di Modena, io non sono stata convocata a colloquio e non so neppure il perché.

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  5. Cara Silvia, vedo solo ora il tuo commento. Cosa fa l'Ordine dei giornalisti contro "concorsopoli"? Poco, pochissimo. Io sono uno dei componenti del gruppo di lavoro sugli uffici stampa e mi sono battuto affinchè l'Ordine riprendesse la collaborazione con la Fnsi (a lungo compromessa per assurde questioni di "gelosia" e primogenitura) e sostenesse la proposta di un "bando virtuoso" per i concorsi e le selezioni nella pubblica amministrazione, contro le assunzioni ad personam mascherate e per il rispetto delle regole sui requisiti d'accesso. Il gruppo, a dire il vero, ha fatto sua questa impostazione e il bando; ha anche ripreso gli incontri con la Fnsi finalizzati ad un'azione comune. Ma nel concreto non nsi è fatto ancora nulla.

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  6. anche a me è successo varie volte... una in particolare a Scafati (Sa), presso Scafati solidale, dove sono arrivato secondo con dei criteri di valutazione alquanto opinabili o soggettivi, e con un curriculum a detta di vari colleghi più corposo (e soprattutto certificabile che non è poco).... Allo stesso tempo mi sento "fortunato" avendo vinto 2 mini-bandi (di 6 e 5 mesi) a Bracigliano (Sa), da 300 lordi al mese, ai quali abbiamo partecipato in pochi.. é sempre e ovunque la stessa storia...

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  7. Ciao Claudio,
    girovagando tra i miei documenti oggi mi imbatto nella domanda per il conferimento dell'incarico all'ufficio stampa del Comune di Modena. Me l'ero proprio scordato. Facendo due ricerche su internet mi imbatto nel tuo blog. Piacere!
    Io non sono nemmeno stata chiamata a colloquio. Visto che, come dici tu, non è dato sapere in base a quali criteri siano stati rigettati 310 curricula, posso chiederti quale sia la tua esperienza lavorativa, visto che hai avuto l'"onore" di essere convocato a colloquio? Da rumors di colleghi sapevo che l'incarico sarebbe stato riassegnato a coloro che già lavoravano all'interno dell'ufficio stampa, ma ho voluto lo stesso provare a inviare il mio C.V. Stessa cosa è successa l'anno scorso qui all'Azienda USL dove però è stato bandito un pubblico concorso per titoli ed esami, vinto ovviamente da colui che stava già lavorando come capo ufficio stampa con incarico esterno a tempo determinato. Io ho all'attivo numerose pubblicazioni e 8 anni come addetta stampa del comune in cui risiedo, salvo poi essere stata epurata per ragioni meramente politiche. E' un anno e mezzo che sono disoccupata e non trovo uno straccio di lavoro, non pretendo di continuare a scrivere, per carità, ma non trovo nemmeno come commessa o impiegata. Tristezza infinita.
    Per aspera ad astra. :-)
    Grazie
    Elisa


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