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lunedì 20 maggio 2013

Elezioni Ordine, i risultati del primo turno. Pochissima partecipazione e tanta frammentazione. Prima la lista Bombonato, male Errani con i Free-Ccp

Pochissima partecipazione e tanta frammentazione. Il primo turno delle elezioni per l'Ordine dei giornalisti conferma il disinteresse dei colleghi e l'assurdità della legge elettorale. Un mix micidiale alimentato quest'anno dalla incredibile proliferazione delle liste: 6 con oltre 80 candidati, uno ogni 8 elettori, un record mondiale.

Risultato: sia per il Consiglio regionale che per quello nazionale nessuno dei candidati tra i giornalisti professionisti ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti validi. Quindi domenica e lunedì prossimi si andrà al ballottaggio tra una miriade di candidati per eleggere i 6 consiglieri regionali e i 4 nazionali che spettano all'Emilia-Romagna. A cui si aggiungono i revisori e i pubblicisti.

Per il Consiglio regionale la confusione è massima. La candidatura al novantesimo minuto del presidente uscente, Gerardo Bombonato (al quarto mandato) e la presentazione, sempre all'ultimo, di ben tre liste cattoliche ha generato la massima frammentazione tra i professionisti. Mentre tra i pubblicisti hanno spopolato, come e più del solito, le "truppe cammellate" della lista di Roberto Zalambani, che fanno il pieno di eletti sia al regionale sia al consiglio nazionale, con un'organizzazione quasi militare delle preferenze e un distacco abissale dai candidati delle altre liste.

Penalizzata tra i professionisti la lista guidata da Beppe Errani, frutto dell'accordo con i precari del Free-Ccp, che rispetto a tre anni fa sembrano aver perso gran parte della loro spinta propulsiva. Bombonato, che si è ricandidato in primis contro Errani, e non si è capito perchè, arriva primo con 124 voti. Comunque lontano dalla maggioranza assoluta (155 voti) necessaria per essere eletto al primo turno, e al di sotto del risultato di tre anni fa. Errani è secondo ma si ferma a quota 95 e a questo punto potrebbe anche decidere di non andare al ballottaggio. Terzo Michele Smargiassi con 94 voti, seguito da Olivio Romanini con 90, Antonio Farnè con 78, Giorgia Bentivogli con 61 e mauro Sarti con 60. Malino, nel complesso, i candidati del Free-Ccp. 

Per il Consiglio nazionale, sempre tra i professionisti, primeggia il fotoreporter Mario Rebeschini, della lista Bombonato, che prende 80 voti su 224 a Bologna e arriva a 90 con i seggi di Parma e Cesena. Seconda si piazza Antonella Cardone, prima dei Free-Ccp con 75 voti (62 a Bologna) ma anche lei al di sotto del risultato di tre anni fa, seguita da Paola Cascella (75) e Achille Scalabrin (66), entrambi della lista Bombonato.

Io sono arrivato a 35 voti. Non sono molti, ma correndo da solo, senza il sostegno di alcuna lista e non avendo volutamente nè tessuto alleanze nè fatto campagna elettorale al di fuori del mio blog e dei social network, lo considero un buon risultato.Fossero state parlamentarie mi ritrovavo deputato o senatore. Vuol comunque dire che ho, quanto meno, la stima e l'apprezzamento di 35 colleghi professionisti di questa regione, 21 di Bologna, 8 che hanno votato a Parma e 6 Cesena. Li ringrazio di cuore uno ad uno.

Come sapete avevo deciso di ricandidarmi per principio e per reazione alla decisione dei precari del Free-Ccp di non ripropormi in lista, nonostante il giudizio positivo sul lavoro svolto a Roma, perchè avevo denunciato la selezione pubblica pilotata all'ufficio stampa del Comune di Modena. Una motivazione che non potevo accettare, visto che da anni mi batto contro "concorsopoli". Ora deciderò cosa fare in vista del ballottaggio e informerò chi mi segue sul web.

La cosa più triste, anche se scontata, di queste elezioni, tuttavia, rimane quella della partecipazione. Complessivamente hanno votato nella nostra regione 308 professionisti su 1.600 iscritti (meno del 20%) e 323 pubblicisti su ben 4.600 iscritti (il 7%). Sono sostanzialmente gli stessi votanti di 3 anni fa, comunque una miseria. Un distacco tra il nostro Ordine professionale e i nostri colleghi che dovrebbe far riflettere tutti.  

Nel dettaglio, a Bologna hanno votato 228 professionisti e 181 pubblicisti, a Cesena 30 professionisti e 82 pubblicisti, a Parma 50 professionisti e 60 pubblicisti.

2 commenti:

  1. E dire anche come sono andati i pubblicisti sarebbe stato grave? Fausto Desalvo

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